Heniochus pleurotaenia Ahl, 1923

(Da: www.fishbase.se)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Chaetodontidae Rafinesque, 1810
Genere: Heniochus Cuvier, 1816
Italiano: Pesce farfalla unicorno
Descrizione
Dimensione massima in natura 17 cm, in acquario 8-12 cm. Presenta un corpo molto compresso lateralmente sui fianchi, di forma quasi triangolare, con il ventre orizzontale e la fronte ed il dorso declinanti; la testa è piccola ed appuntita, posta in posizione leggermente ventrale e raccordata al resto del corpo da una fronte spiovente e leggermente concava e da una gola dritta; sulla fronte è presente un piccolo, caratteristico, dosso, simile ad un piccolo corno, che accentua la concavità della fronte; la bocca è piccola e protrattile, posta in cima ad un corto musetto protetto da spesse squame; nella bocca sono presenti più file di minuscoli dentini, simili a setole, inseriti su entrambe le mascelle; gli occhi, posti in posizione molto avanzata e leggermente prominenti, formano un leggero dosso sulla fronte ornato da due escrescenze carnose simili ad antenne; l'opercolo branchiale è piccolo ed oltrepassa di poco le pinne pettorali; il peduncolo caudale è piccolo ma ben distinto ed evidente. La pinna dorsale, sostenuta da 10 spine rigide e da 23/25 raggi molli, è caratterizzata dalla quarta delle spine rigide più lunga delle altre, inarcata e leggermente curvata verso il posteriore del pesce, a formare una specie di stendardo; le prime 3 spine sono invece molto corte, separate le une dalle altre, e possono essere inarcate costituendo un'arma di difesa; le altre 6 spine rigide sono più corte, a degradare, e formando una specie di sella sul dorso; i raggi molli formano un piccolo lobo posteriore, dal margine arrotondato, che non arriva a sfiorare il peduncolo caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta da 3 spine rigide e da 17 o 18 raggi molli, ha una forma triangolare, con un lobo posteriore orientato leggermente verso il basso e con l'apice appena arrotondato; la pinna caudale, corta e dalla forma trapezoidale, ha il margine dritto; le pinne pettorali, a forma di ventaglio, hanno il margine sghembo; le pinne ventrali, molto larghe, hanno il margine molto arrotondato con le punte dei raggi che sporgono leggermente dalla membrana interradiale. La livrea è molto caratteristica; il colore di base è un ocra scuro, quasi marroncino; sul fianco sono presenti due grosse macchie nere, la prima delle quali, di forma triangolare sale dall'inserzione delle pinne ventrali sin oltre metà del fianco, la seconda, più bassa parte dall'inserzione della pinna anale ed arriva sino al peduncolo caudale o poco oltre; vi sono inoltre anche 3 bande bianche, la prima, posizionata subito dietro l'occhio, va dalla gola alla fronte; la seconda si incunea tra le due bande nere centrali e la terza passa in diagonale dalla punta della quarta spina rigida sino al peduncolo caudale ed alla pinna caudale; le pinne ventrali sono nere come la banda che le sovrasta mentre le pinne pettorali sono semitrasparenti. In natura è un pesce quasi esclusivamente carnivoro; si alimenta principalmente con piccoli crostacei, vermi policheti, anellidi, briozooi, tunicati, uova e larve di pesce ed anche di antozoi: anemoni, attinie, sclerattinie, stoloniferi e zoantidi, aiutato in questo dalla conformazione appuntita della testa; gli esemplari giovani, a volte, ripuliscono la pelle degli altri pesci dai parassiti della pelle; per tutti questi motivi non è assolutamente consigliabile per un acquario di invertebrati. Molto difficile da ambientare in quanto i primi giorni è molto timido e pauroso; soffre, inoltre, della presenza di altri pesci voraci che gli rubano il cibo; sarebbe meglio acquistare esemplari già perfettamente acclimatati da un esperto; una volta ben ambientato è prettamente carnivoro; predilige il mangime surgelato, in particolar modo chironomus, ma non disdegna artemie saline e mysis, piccoli krill oppure mangime liofilizzato ed anche secco in granuli; è consigliabile somministrare il mangime molte volte al giorno. Pesce abbastanza colorato, vivace e pacifico, è adatto ad una vasca con pesci di piccola o media dimensione e rocce vive, che però sbocconcella continuamente, e madrepore sterilizzate; tollera la presenza di altri Heniochus ma non può convivere con invertebrati importanti e costosi che finirebbe col danneggiare. Instancabile nuotatore, necessita di una vasca molto grande, con forti flussi d'acqua, meglio se alternati ed intermittenti, ottenuti con l'uso delle apposite pompe di movimento, ma anche con molti rifugi e nascondigli in quanto ama nuotare negli spazi aperti ma di notte o in caso di pericolo si rintana nei meandri delle madrepore. Poco resistente alle malattie; per questo motivo, se possibile, conviene allevarlo ad una temperatura più alta della norma: ventotto ed anche trenta gradi; soffre anche per i valori bassi del PH e per eccessive concentrazioni di nitrati e fosfati, nel qual caso perde di vivacità e di colore. Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua preparata con sali marini sintetici di ottima qualità, molto ben filtrata ed ossigenata; sono vivamente consigliati abbondanti cambi parziali preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, regolari trattamenti con ozono ed aggiunte settimanali di oligoelementi e bioelementi. In definitiva non è molto adatto ad un acquario gestito da un neofita.(Testo da: http://www.mare2000.it/).
Diffusione
È diffuso in tutte le acque tropicali e subtropicali dell'Indo-Pacifico centrale dalle Maldive alla costa occidentale della Thailandia e dalla punta meridionale dell'India a Giava (Indonesia). Abita aree ricche di coralli in lagune poco profonde e pendii di scogli esterni dalla superficie ad una profondità di 25 m.
Bibliografia
–Ewald Lieske, Robert F Myers et Yolande Bouchon-Navaro (adaptation française), Guide des poissons des récifs coralliens plus de 2000 espèces décrites et illustrées [« Collins pocket guide to coral reef fishes, Indo-Pacific and Caribbean »], Paris, Delachaux et Niestle, coll. « Guides du naturaliste », 2005 (ISBN 978-2-603-01674-9 et 978-2-603-01452-3, OCLC 689985924).
–Rudie H. Kuiter, Butterflyfishes, bannerfishes, and their relatives : a comprehensive guide to Chaetodontidae & Microcanthidae [« Falterfische »], Chorleywood, UK, TMC Pub, 2002 (ISBN 978-0-953-90973-5, OCLC 52104093).
–Myers, R. & Pratchett, M. 2010. Heniochus pleurotaenia. The IUCN Red List of Threatened Species 2010: e.T165608A6067002. Downloaded on 11 September 2015.
–Rudie Kuiter, “Chaetodontidae & Microcanthidae”, Aquatic Photographics, 2004, (ISBN 0953909735).
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Data: 26/09/2016
Emissione: I pesci Stato: Djibouti |
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Data: 26/09/2016
Emissione: I pesci Stato: Djibouti |
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